E oggi ho una cosa ancora più interessante. Questa è la primissima mappa dei dungeon creata per Zelda.
In sostanza dovevamo fare tanti dungeon usando un quadrato per ogni stanza e disporli come un puzzle.
Per integrare più dungeon possibili con una memoria limitata, li facevate e li incastravate come in un puzzle.
Esatto. Tezuka-san disse, "Ce l'ho fatta!" e mi portò questo. Io creai i dati esattamente come qui, ma poi Tezuka-san fece un errore e usò solo la metà dei dati. Dissi, "Tezuka-san, ce n'è solo la metà qui. Dov'è finita l'altra metà?" e lui rispose, "Cosa?! Ops, ho fatto confusione...". Ma Miyamoto-san disse che andava bene così.
Eh eh eh! (ride)
Quindi abbiamo deciso di usare la metà della memoria che era rimasta per creare Second Quest20. 20Second Quest: una seconda avventura di difficoltà maggiore preparata per i giocatori che avevano finito l'avventura originale in The Legend of Zelda. Giocando in questa seconda avventura, nella schermata di selezione Link cambia e impugna una spada.
Eh? Un momento. Se Tezuka-san non avesse fatto quell'errore non ci sarebbe stata la Second Quest?
Sì, è così.
Coooosa?! (ride)
(risate)
Ma si può svelare una cosa simile? (risate)
Ma è vero! (ride) E questa è la mappa originale per la Second Quest.
Allora questa è la Second Quest nata dall'errore di Tezuka-san...
(come se ricordasse all'improvviso) Oh, giusto...
Fu Miyamoto-san a suggerire di trasformarla in una seconda avventura?
Credo di sì.
Sì, fu lui.
Non ci disse di rifare semplicemente il gioco.
Disse che andava bene così.
Andava bene così?
Ci aveva giocato e gli era piaciuto.
Però! Ecco come si fa per trasformare un problema in un'opportunità! (ride)
C'è una cosa che ho dimenticato di dire la volta scorsa in "Iwata Chiede".
Sta per mostrarci un altro documento antico? (ride)
Sì! È per Super Mario, ma...
Ok, d'ora in poi l'intervista si chiamerà "Iwata Dimenticò di Chiedere: New Super Mario Bros. Wii. " (ride)
Quando sentii per la prima volta l'idea di base per Super Mario, c'erano cinque mondi.
Ora ce ne sono otto, ma all'inizio erano solo cinque?
Miyamoto-san li scrisse su un foglio A4 e disse, "Ecco cosa ho in mente". Aveva scritto i profili dei cinque mondi. Io dissi: "Bene", e lui precisò: "A dire il vero vorrei parlarvi anche di qualcos'altro..." E in effetti c'era un altro foglio. Lo aprì e comparvero gli altri tre mondi.
In altre parole, aveva usato un foglio A3.
Esatto. Un foglio A3 piegato a metà. Mi mostrò i cinque mondi da un lato, ottenne la mia approvazione e poi...
Ne svelò qualcuno in più.
Che modo per ottenere il suo consenso! (ride)
Ecco qui il foglio. Dice "Subacqueo 2 + a". Ciò significa "Subacqueo 2" che era previsto per il mondo 3-2, e qualcosa in più. In altre parole, l'idea era di importare il livello subacqueo del mondo 3-2 nel mondo 7-2 senza cambiare le forme geografiche, ma aumentando il numero di nemici. Alla fine non c'è stato nessun "Subacqueo 2" e il 7-2 è diventato "Subacqueo 1 (2-2) + a".
Quindi, anche se i mondi sono aumentati, avete usato lo stesso materiale, quindi non è stato un problema.
Non ci stava chiedendo di fare una cosa impossibile. Suggeriva una cosa ragionevole.
Ma complottando per farmi acconsentire. (ride) Mi sono dimenticato di dirlo prima, ma dovevo assolutamente farlo stavolta.
Sono sorpreso che Super Mario fosse così dettagliato già all'inizio.
Qualche giorno fa anche Miyamoto-san l'ha visto per la prima volta dopo così tanto tempo.
E come ha reagito?
È rimasto di sasso.
(risate)
Quando gli ho detto della sua tattica dei cinque mondi, mi ha detto "Sì, l'ho fatto apposta."
E ha anche detto: "Ho usato gli stessi trucchetti allora."
Non è cambiato in 25 anni!
Con questo e la mappa di Zelda che abbiamo appena visto, realizzavate i giochi dopo aver stabilito una visione d'insieme sin dall'inizio. Valeva la pena essere qui oggi anche solo per apprendere questo.
Avere o meno la visione chiara e completa di un gioco può fare un'enorme differenza.
Chiaro come quando fuori piove! Oh, Miyamoto-san lo dice sempre.
Forse intende "chiaro come il sole".
Ah, è vero, dice così! A Miyamoto-san piace vederci chiaro. E gli piacciono le situazioni in cui puoi esclamare: "Chiaro". Ci ordina di convincerlo in modo che possa dire, "Chiaro".
Vuole sentirlo dire dagli altri e vuole poterlo dire anche lui.
Sì. Credo che di recente se ne sia reso conto anche lui. Intendo che vuole trovarsi nelle condizioni di poterlo dire.
Gli piace dire "Chiaro".
È il suo obiettivo nella vita.
Chiaro...
(risate)
Il fato ha voluto che un tipo così facesse Zelda.
Lo penso anch'io.
Voglio dire, giocando a Zelda ci sono posti dove ti viene spontaneo dire "Chiaro".
Sono completamente d'accordo. Chiaro.
(risate)
© 2024 Nintendo.