È stato in grado di pensare sin dall’inizio ai vantaggi di un campo di gioco sferico?
Sapevo che si trattava di un concetto innovativo e allo stesso tempo pensavo che, in combinazione con un gioco d’azione basato sul salto, non avrebbe funzionato bene. Tuttavia ho portato avanti l’idea, poiché sapevo che un nuovo modo di giocare avrebbe potuto risolvere il problema.
Ad essere sincero, non ero affatto convinto! (ride)
Credo che sia una reazione naturale. Chiunque abbia sentito parlare per la prima volta di un campo di gioco sferico, ha avuto perplessità sul fatto che il gioco potesse risultare divertente.
Sì, per questo mi sono opposto al progetto con tutte le mie forze! (ride)
(risate fragorose)
Quando si è verificato il passaggio dall’atteggiamento negativo a quello positivo, per lei?
È solo di recente che mi sono reso conto che stavamo facendo qualcosa di positivo. Per la maggior parte del periodo di sviluppo non ho fatto altro che programmare, senza avere la possibilità di provare il gioco di persona. Poi, verso la fine, ho iniziato a giocare a Super Mario Galaxy dall’inizio per cercare i bug. È stata un’esperienza del tutto nuova e ho pensato che fosse veramente un gioco unico
Cosa ne pensa un designer come lei, Motokura-san?
Per questo credo che anche chi non ha familiarità con i giochi d’azione in 3D potrà divertirsi!
E quando non si sa che fare, basta usare le spine!
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