Osawa-san, che cosa l’ha aiutata ad uscire dalla sua agonia creativa nata dal dilemma del come rendere divertente Rhythm Paradise sul DS?
Umm...
È stato quando è riuscito a completare il controllo “tiro”?
Beh... In realtà non l’avevamo veramente “completato”.
Ah, è vero. (ride) Quindi, uh... Non “completato” ma...
Sinceramente credo che sia ancora incompleto.
Hey, ne abbiamo avuto abbastanza! (ride)
...È solo che, piuttosto che completare qualcosa in via definitiva... la si migliora, poco a poco, sempre di più.
Oh, capisco.
Eravamo andati avanti in questo modo e avevamo raggiunto un certo risultato, quindi abbiamo chiesto a Tsunku-san di dare un’occhiata. Non siamo riusciti ad incontrarlo di persona, quindi gli inviai un campione. E lui...
Uh-huh, uh-huh...
...Lui l’ha fatto a pezzi.
Oh-oh.
(ride ironicamente)
(ride ironicamente)
Quel giorno... Per tutto il giorno... Mi sentii a pezzi.
La sua agonia era raddoppiata!
Già, era due volte in agonia.
Mentre stavo agonizzando, sembrava che per qualche ragione... Gli altri si fossero resi conto del mio stato.
Ovviamente l’abbiamo notato!
Come avremmo fatto a non notarlo?!
Quindi mi hanno suggerito di parlarne con Tsunku-san. Gli inviai un’e-mail, andai a Tokyo e gli chiesi che cosa non andava nel campione.
Oh! È andato dritto da lui! E?
E tutto quello che ha detto era... Assolutamente giusto.
(ride)
Potrei dire che aveva capito perfettamente ciò che stavamo cercando di realizzare. Ma questo non ha reso per noi più semplice la trasposizione dei suoi commenti nella struttura del gioco.
Certo, immagino di sì. Anche io ho iniziato come programmatore, quindi posso davvero capirla.
Ma mi ha dato un consiglio straordinario sul da farsi. L’idea di base di ciò che sarebbe diventato il gioco delle rane me l’ha data Tsunku-san.
Quello con le rane che muovono i fianchi?
Sì.
Mentre venivo al lavoro stamattina ho giocato proprio con quello per tutto il tempo.
Non è un gioco facile, ma una volta che ci hai preso la mano... È davvero irresistibile.
Assolutamente sì.
Quando finimmo di realizzarlo, mi sentii davvero bene. Pensai: “Oh, questo era quello di cui parlava Tsunku-san”. Ho iniziato a pensare... Potrebbe davvero funzionare.
Buon per lei.
Davvero buon per lei.
In un momento come quello, quando riesci a trovare una buona ispirazione, percepisci degli effetti positivi anche in altri ambiti. Quando riesci a mettere a posto una cosa, puoi occuparti delle altre con rinnovato vigore.
È andata proprio così. Ho trovato la forza per continuare in quella direzione.
Sì, capisco quello che intende dire. Cosa ha pensato, Takeuchi-san, quando ha visto Osawa-san finalmente libero dalla sua agonia?
Beh, Tsunku-san fa una certa impressione. Quando lo sviluppo era arrivato a un punto morto e tutti erano piuttosto depressi, siamo andati a Tokyo per parlare con Tsunku-san, e tutti – proprio tutti, non solo Osawa-san – siamo tornati a casa rinvigoriti.
Oh... Davvero? Tsunku-san è come il sole!
Il suo coinvolgimento è stato notevole.
Sebbene vi siano persone al corrente del fatto che non è questo il caso, ci sono altri che sospettano che quando una celebrità di un certo livello supervisiona un progetto, questa non abbia molto a che vedere con esso. Le persone famose si limitano semplicemente a inserire il proprio nome.
Sì, è vero.
Ma per questo gioco Tsunku-san ha fatto ben più di una semplice supervisione. Era profondamente coinvolto. Non si è limitato a partecipare alla fase di pianificazione, fornendo poi qualche canzone. Ha fatto molto, dal sostenerci nei nostri dilemmi come quello di cui abbiamo appena parlato al suggerirci nuove strade per il progetto.
È vero. Ma è difficile capire quello che intende dire via e-mail. Leggendo le sue e-mail, viene da chiedersi il perché di determinate affermazioni.
Ma quando l’avete incontrato, avete capito quello che voleva dire?
Sì. Canta e si lascia coinvolgere dal ritmo e dice: “Qui! Qui! Qui!”, così possiamo capirlo facilmente. Non parla molto, ma procede punto per punto fino a quando l’interlocutore improvvisamente non capisce.
Il fatto di incontrarlo di persona vi ha dato tantissime idee.
È vero.
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