Continuando, vorrei sapere qualcosa in più sulla nuova caratteristica, la più evidente, di Nintendo DSi: le fotocamere. Imaizumi-san, vuole presentarsi per favore?
Mi chiamo Masahiro Imaizumi e lavoro per l’UI Design Group nel reparto Software Development & Design. Un po’ per caso … sono diventato direttore delle applicazioni delle fotocamere per DSi.
"Un po’ per caso"? (ride) Mi racconti un po’ di più. Può dire anche che l’ho costretta io, se vuole!
In effetti!
(risate)
Andiamo Avanti. Mi spieghi. (ride)
Fantastico. In principio, ero membro del team Console Features Review, già citato in questa sede. Ho raccolto le opinioni di tutti, le ho selezionate e mandate avanti. Durante quelle discussioni, una cosa su cui eravamo tutti d'accordo fin dal principio, era l’inserimento di un software fotografico.
Perché la console ha le fotocamere.
Esatto. Quando abbiamo pensato per la prima volta al software per le fotocamere, si presentavano due strade. Una era quella di salvare le immagini per scopi personali, sotto forma di album o diario fotografico. L’altra era usare le immagini scattate come materiale per giocare. La console sarebbe così diventata una fotocamera digitale con cui giocare.
Qual era per lei la strada migliore?
Ritenevo che, se fosse stato per me, avrei scelto di realizzare una fotocamera digitale con cui giocare. Naturalmente, nella mia posizione di quel tempo, elaborare i dettagli non era un problema mio.
Quindi lei ha scritto le specifiche, continuando sempre a pensare, “Se fosse per me …”, sulla base dell’idea di una fotocamera digitale con cui giocare?
Sì, proprio così.
Il che si è rivelato quasi una profezia! (ride)
(risate)
Kuroume-san, si ricorda quando Imaizumi-san è diventato direttore?
Sì. È stato direttore di DS Shigurenden (uscito solo in Giappone) e successivamente è stato a capo del Canale Internet per Wii. Date le sue buone qualità di coordinamento, è finito per diventare quello che raccoglieva le opinioni di tutti sulle fotocamere e le metteva insieme trasformandole in specifiche concrete. Sembrava proprio adatto a fare il direttore.
Se c'è già qualcuno che prende ogni tipo di decisione, suppongo sia naturale usare quella persona come direttore. Quindi, prima che lei lo sapesse, il team era stato costituito e lei, Imaizumi-san, si è ritrovato direttore.
Sì. (ride)
Molte cose sono già state annunciate, ma potrebbe spiegare brevemente le funzioni di una "fotocamera digitale con cui si può giocare"?
Certo. Alla fine, siamo riusciti a inserire ben 11 tipi di gioco . Quando si scatta una foto, si può iniziare a giocare con la lente Tira e Molla e la lente Graffiti. Con la lente Tira e Molla si può usare il pennino per torcere i soggetti deformandoli e con la lente Graffiti si può scrivere sulle foto o applicarvi delle immagini. La lente Collage ha dieci tipi di cornici normali e stravaganti, che usano immagini come il cappello o i baffi di Mario. Si possono ritagliare le immagini che si scattano e realizzare cornici personalizzate.
Questa volta c'erano molte donne nel team, quindi ci sono un sacco di contrassegni, cornici e altri accessori carini. C’è anche il modo per cambiare i colori, ad esempio, colorando solo determinate parti di foto in bianco e nero o modificando il rosso in blu.
E c’è una funzione di riconoscimento facciale.
Esatto. Riconosce i volti in automatico, aprendo nuove porte al divertimento. Abbiamo inserito di tutto. La lente Incontro unisce due volti e la lente Affinità determina il grado di somiglianza fra i due volti. Con la lente Smorfia è possibile modificare l’espressione del viso di una persona e con la lente Carnevale è possibile aggiungere vari ghirigori al viso di qualcun altro. Un sacco di cose potranno essere fatte dagli utenti in modo istintivo e molte altre con qualche sforzo in più. C’è di tutto, quindi già la fotocamera da sola rende possibile giocare quasi senza limiti.
Capisco. È ora che Miyamoto-san dica qualcosa! Ha avuto delle idee particolarissime per il gioco legato alla fotocamera, non è vero?
Sì. Le cose principali che volevo inserire erano gli strumenti di carattere artistico e grafico. Per una console portatile, credo sia importante avere elementi che stimolino gli utenti a prenderla in mano e a giocarci nel tempo libero.
Ho sempre sostenuto che, per un po’, il modo più semplice per passare il tempo era inviare messaggi di testo su un telefono cellulare anziché giocare ai videogiochi. In quel periodo, i giovani trovavano più interessante ammazzare il tempo in treno scrivendo messaggini, piuttosto che giocando ai videogiochi.
Ecco perché, se, per assurdo, le compagnie di telefonia mobile avessero dato agli utenti un testo di un determinato numero di lettere, per vedere chi lo digitava più velocemente, una simile gara avrebbe potuto essere più divertente di un combattimento in un videogioco.
Questo è ciò che avveniva una volta, ma ora c’è Nintendo DSi. Voglio che tutti vadano in giro con il proprio DSi. Ho sempre pensato che sarebbe fantastico se la gente passasse il tempo in treno (o da qualsiasi altra parte) modificando le foto che hanno scattato con il DSi, associando le immagini a caso, aggiungendo testo e inviandole agli amici.
Ora ricordo! (ride) Quando hanno sentito la sua idea, hanno pensato che avremmo dovuto dare al DSi un editor fotografico universale, come quelli per PC, e tutti si domandavano se sarebbero stati realmente in grado di creare qualcosa del genere in un solo anno!
Per qualche motivo, quando l’ho illustrata, credevano tutti che stessi immaginando un’applicazione artistica digitale fantascientifica.
Beh, di sicuro era così entusiasta, che sarebbe suonato così anche a me! (ride)
Stavo solo cercando di dire che volevo uno strumento in grado di tagliare, modificare e unire le fotografie. È ovvio che più possibilità ci sono, meglio è, ma quello era il minimo che volevo. Sulla base di questo ero disponibile a fare compromessi con i progettisti. (ride)
(ride)
Quando è stato il momento di decidere se inserire i font, desideravo dei font semplici, ma gli sviluppatori ritenevano che gli utenti preferissero scrivere a mano. Una volta elaborate le idee, lo sviluppo è andato liscio, ma se era nostra intenzione incorporare le fotocamere e un editor, ritenevo che la sovrapposizione di elementi sulle foto fosse una funzione a cui non si poteva rinunciare. Non avrei ceduto su quello.
Lei continuava a dire che, poiché il DSi ha un pennino, due schermi di dimensioni rispettabili e addirittura le fotocamere, dovevamo sfruttarli bene, aggiungendo un editor fotografico valido, quindi pensavo a come fare per dissuaderla. Ascoltandola, tuttavia, mi sono persuaso che l'obiettivo finale fosse in realtà ritagliare foto e mescolarle insieme.
Esatto! (ride)
In tal caso hanno pensato tutti che fosse un progetto realizzabile e hanno spinto la console verso la sua forma attuale. Supponendo di poter effettivamente ritagliare le foto e mescolarle tra loro , come voleva Miyamoto-san, ciò avrebbe dato agli utenti la possibilità di creare immagini composte, con risultati stravaganti. Ecco cosa ha spinto tutti nel reparto a giocare con le fotografie ( 1 , 2 , 3 , 4 , 5 , 6 , 7 ).
Dunque, dovevamo elaborare le specifiche, quindi abbiamo scattato molte foto e ci siamo divertiti un po’. Ce ne sono alcune fantastiche! (ride)
Mi piacerebbe proprio pubblicarne qualcuna! (ride)
È un gioco artistico per chi non sa disegnare.
Credo di sì. Essendo uno che non sa disegnare, sono certo che abbiamo creato uno strumento bellissimo con cui giocare.
Dovrei anche dire che le immagini scattate o modificate possono essere scambiate fra un DSi e l'altro mediante connessione wireless. E naturalmente, è possibile portarle ovunque salvandole sulla scheda di memoria SD, o visualizzarle sul televisore, utilizzando il Canale foto di Wii.
Può essere divertente giocarci da soli, ma anche un ottimo strumento di interazione.
Sì. Insomma, è fantastico per le feste!
Ah ah ah! Non mi fraintenda, ma era un po’ insolito il modo in cui si divertiva al lavoro.
Lo era di certo. C’erano un sacco di problemi, ma ogni tanto non potevo fare a meno di ridere. (ride)
Sentivo sonore risate provenire da dove si lavorava al software della fotocamera. Scattavano foto, si alzavano in piedi, facevano capolino dai divisori e poi facevano un gran chiasso. Ogni tanto mi infuriavo.
Le dava fastidio, Matsushima-san?
No, io lo trovavo divertente.
(risate)
Comunque, ecco come si sono concretizzate le funzioni di gioco con le fotocamere. Per lo meno tutti avevano capito come sarebbe stato Nintendo DSi: il design, le funzioni e le caratteristiche. Ma poi Miyamoto-san ha detto che mancava qualcosa.
Veramente? Oh… è vero...
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