Innanzitutto, vorrei spiegare come siamo approdati al recente Super Smash Bros. Brawl. Tutto cominciò all’E3.
Proprio così.
Era maggio 2005. Eravamo all’E3, la fiera mondiale dei videogiochi, dove avrei presentato il Wii, che all’epoca era conosciuto ancora con il suo nome in codice, “Revolution”. Fu infatti in quell’occasione che presentai la nuova console e la Nintendo Wi-Fi Connection.Prima di presentare pubblicamente il Wii, facemmo un’indagine di mercato e chiedemmo alla gente “Quale videogioco da giocare online desideri che la Nintendo sviluppi in futuro?”. Molti ci risposero “Smash Bros.”.Alla riunione con Nintendo America e i responsabili dell’E3 emerse il comune desiderio di presentare un nuovo Super Smash Bros. per Wii, ma in quel momento, Nintendo e HAL Laboratory ne condividevano ancora i diritti e non sapevamo assolutamente quali sarebbero potute essere le modalità di produzione. Sul palco all’E3 annunciai che avrei fatto il tutto per tutto per realizzare Smash Bros. in Nintendo Wi-Fi Connection, ma i giapponesi presenti lo interpretarono come “Nintendo ha annunciato che produrrà Super Smash Bros.!”. Ovviamente ora, la cosa non mi sembra impossibile. Comunque, anche per te, Sakurai, fu una bella novità!
Sì, non credetti alle mie orecchie!
Immagino che imbarazzo quando la gente cominciò a chiederti “Ma allora farete uno Smash Bros.?”!
Infatti! Non sapevo come avrei dovuto rispondere!
E così, durante l’evento, ti feci venire nella mia stanza d’hotel e ti spiegai cosa volevo fare. Tutto cominciò da lì. Non avevo deciso ancora nulla sulle modalità o sul sistema di gioco.
Io le dissi un po’ a mezza bocca che avevo lasciato HAL Laboratory, Inc...
E io continuavo a pensare che nell’ipotesi tu non avessi accettato, avrei fatto di tutto per convertire in Nintendo Wi-Fi Connection la perfetta armonia del già esistente Smash Bros., ovvero Super Smash Bros. Melee per GameCube. Ma soprattutto, pensavo che senza di te su Smash Bros., noi non saremmo riusciti ad aggiungere nulla di nuovo. Credo che sia stato più o meno questo quello che ti dissi quando ti feci venire in hotel da me. Anche se probabilmente non suonò come una gentile proposta, ma piuttosto come una minaccia!
Infatti, la sua fu proprio una minaccia!
(Ride)
In quel periodo, ero un game designer freelance e all’E3 speravo di ottenere qualche informazione sulle novità in campo hardware e software che mi sarebbero servite per procacciarmi qualche lavoretto. Ma lì ricevetti la sua proposta. Avevo già un’altra offerta in ballo e in principio rimasi confuso. Ovviamente, sapevo che nessun altro progetto mi avrebbe fatto felice quanto lavorare per un nuovo Smash Bros. Era davvero il sogno di molti. E così accettai. O meglio, dovetti accettare!
Grazie di cuore! Tuttavia, come al solito, il progetto non entrò subito in fase di sviluppo.
Infatti. Non c’era un team, e io ero freelance... È stato un gran caos! (Ride)
(Ride)
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