2. Uno standard mondiale per i personaggi Mii

Miyamoto:

Ci sono due diverse funzionalità che ruotano intorno ai personaggi Mii sulla console Nintendo 3DS. Credo che tutti si divertiranno molto con entrambe.

Miyamoto:

Sì. Avevamo già provato a diffondere i personaggi Mii attraverso Tomodachi Collection5 sulla console Nintendo DS, ma questa volta ci metteremo molto più impegno. 5Tomodachi Collection: gioco di simulazione di vita reale rilasciato in Giappone per la console Nintendo DS nel giugno 2009 (“Tomodachi” è una parola giapponese che significa “amico”).

Iwata:

Per tornare a ciò di cui abbiamo parlato in una precedente intervista, i personaggi Mii non ci sarebbero mai stati senza Tomodachi Collection.

Miyamoto:

Esatto.

Iwata:

Aveva provato a raggiungere questo obiettivo già ai tempi delle console Super Famicom e Nintendo 64. Visto che pensava che le caricature fossero divertenti, “inserire il proprio io virtuale nei giochi” era un suo sogno.

Miyamoto:

Sì. Nonostante tutti gli intoppi, non ci ho mai rinunciato. (ride)

Iwata Asks
Iwata:

Sì. (ride) E un giorno, quando ho visto Tomodachi Collection in fase di sviluppo, gliel’ho mostrato e le ho chiesto se era questo ciò che aveva sempre voluto fare. Ed è così che sono nati i personaggi Mii.

Miyamoto:

Proprio così. Tutto è partito da lì. Abbiamo aggiunto i personaggi Mii alla console Wii. Poi abbiamo realizzato Tomodachi Collection per la console Nintendo DS, e ora sono integrati nella console Nintendo 3DS.

Iwata:

Una strana piega del destino. Ma forse è più esatto dire che è stata la sua indomita tenacia a permettere tutto questo.

Miyamoto:

(ride)

Iwata:

Ora parliamo dei personaggi Mii per la console Nintendo 3DS.

Miyamoto:

Sì. Per quanto riguarda i personaggi Mii, questa volta abbiamo due filoni principali. Uno è la compatibilità con la funzionalità StreetPass. Praticamente, si potrà espandere il mondo dei personaggi Mii anche solo incrociando altri proprietari di una console Nintendo 3DS.

Iwata:

In passato la modalità tag richiedeva che il giocatore avesse inserito nella console il gioco, Nintendogs o Dragon Quest IX: Le sentinelle del cielo, nel momento in cui incrociava altre persone. Nella console Nintendo 3DS, invece, fintanto che la console stessa è attiva, la comunicazione StreetPass sarà in funzione. Certo, questo non significa che i personaggi Mii del giocatore se ne andranno in giro a sua insaputa. Solo se si attiva almeno una volta Piazza Mii StreetPass e si abilita la funzione StreetPass, il proprio personaggio andrà in giro e apparirà sulle console Nintendo 3DS di altre persone.

Miyamoto:

Sì. Per dirla in modo semplice, voglio sparpagliare i personaggi Mii in giro per il mondo.

Iwata:

Esatto. (ride)

Miyamoto:

L’interscambio dei dati Mii con persone vicine è un dato di fatto. Voglio implementare i personaggi Mii in tutti i modi possibili, sia con StreetPass che con una rete senza fili. In ultima analisi, voglio che i personaggi Mii diventino lo standard mondiale per gli avatar.

Iwata Asks
Iwata:

Questa è la sua ambizione. (ride)

Miyamoto:

Sì, un’ambizione. (ride) Spero che in futuro, quando si dovrà andare al comune per sbrigare delle formalità amministrative, sarà richiesto anche l’invio del proprio personaggio Mii. (ride)

Iwata:

(ride) È un progetto molto ambizioso!

Miyamoto:

Se diventa uno standard mondiale, ci sarà da divertirsi. Voglio solo che chiunque possa usare questi personaggi in svariati modi.

Iwata:

Sì.

Miyamoto:

Beh, l’obiettivo del comune potrebbe essere eccessivamente ambizioso, ma voglio che l’uso dei personaggi Mii si diffonda di più. E quando quel momento arriverà, realizzare un programma per la modifica del personaggio Mii sarà il secondo filone.

Iwata:

In altre parole, vuole potenziare la funzione di creazione del personaggio Mii.

Miyamoto:

Sì. I personaggi Mii inizialmente avevano alcune limitazioni, ma esisteva un semplice programma per la modifica che chiunque poteva usare per creare un proprio io virtuale. Già questo era divertente. Poi però ho cominciato a capire cosa andava aggiunto in termini di funzionalità, come ad esempio la creazione di caratteristiche facciali importanti per le persone oltreoceano.

Iwata:

Sì. A quanto pare c’erano un sacco di variazioni per i giapponesi, o meglio gli asiatici, che rendevano più semplice per queste persone creare un avatar.

Miyamoto:

Infatti. Dopo tutto è molto facile da capire se si tratta di noi. (ride) Ma così com’era non poteva aiutarmi a realizzare le mie ambizioni.

Iwata:

Perché lei punta al mondo intero. (ride)

Miyamoto:

Esatto. L’altra questione è che non è facile realizzare uomini e donne originali con caratteristiche distintive.

Iwata:

Ah. Vuol dire che tutti cominciavano ad assomigliarsi?

Miyamoto:

Proprio così. In questo lo abbiamo migliorato un po’. Inoltre volevo poter rendere i personaggi Mii più simili alla persona cui si ispiravano senza continuare semplicemente ad aggiungere i diversi componenti disponibili. Lo abbiamo realizzato in modo da poter modificare la lunghezza e la larghezza degli occhi, della bocca e di altre parti del viso. Con questa funzionalità si possono avere più variazioni del personaggio Mii, anche utilizzando un numero limitato di componenti.

Iwata:

Capisco.

Miyamoto:

Quindi ora sarà possibile creare un personaggio Mii molto più simile a se stessi di quanto lo fosse in precedenza. Ora è possibile fare tutta una serie di piccole modifiche, ma sono sicuro che non tutti vorranno farlo.

Iwata:

Capisco perfettamente. Quando puoi fare più cose, tutto sembra più complicato.

Miyamoto:

La caratteristica migliore dei personaggi Mii è che sono relativamente semplici da realizzare. È stata una decisione ragionata che abbiamo preso mentre valutavamo la strada da percorrere. Così, mentre pensavamo a come dare la possibilità di modificare i volti nel dettaglio, abbiamo anche cercato un’altra strada che permettesse di creare i personaggi Mii in modo semplice. È venuta fuori l’idea di scattare una foto del viso di qualcuno e poi farla analizzare in modo da poterne derivare automaticamente un personaggio Mii. Inizialmente ero molto scettico al riguardo e ho detto: “Sì, ma non funzionerà come ci aspettiamo”.

Iwata:

(ride)

Miyamoto:

Ma non avevamo bisogno di un’analisi meccanica dell’immagine precisa fin nei minimi dettagli. Pensavamo che sarebbe stato sufficiente realizzare una caricatura del ritratto di ciascun giocatore. Ne abbiamo continuato a parlare e a fare ricerche, e abbiamo iniziato a ottenere qualcosa di valido.

Iwata:

Quando si scatta una foto di qualcuno, si ottengono automaticamente diverse versioni del suo Mii. Ed è possibile scegliere tra queste e persino iniziare da qui la personalizzazione.

Iwata Asks
Miyamoto:

Sì. Perciò, se vuoi che il personaggio ti somigli, hai sempre la possibilità di modificarlo. Se invece hai fretta, puoi sempre affidarti alla funzionalità di analisi dell’immagine. Così anche solo portarsi dietro la propria console Nintendo 3DS e creare personaggi Mii di altre persone può essere un sacco divertente. E, considerando che se tutti vi hanno accesso è ancora più divertente, abbiamo voluto preinstallarlo nella console invece di costringere l’utente a comprare un prodotto a parte.

Iwata:

Sì. Ha un maggiore valore intrinseco se tutti possono usarlo.

Miyamoto:

Proprio così. E per farlo diventare uno standard mondiale, abbiamo dovuto includerlo fin dall’inizio in tutte le console Nintendo 3DS.

Iwata:

Quindi la motivazione di fondo è sempre quella di farlo diventare uno standard mondiale. (ride)

Miyamoto:

Sì. Lo voglio. Davvero! (ride) In passato abbiamo incluso PictoChat nella console Nintendo DS, ma in questo caso il significato è leggermente diverso. Abbiamo voluto includere PictoChat perché si trattava di un gioco che non si poteva fare da soli, ma che poteva diventare pratico quando ogni proprietario di una console Nintendo DS ne possedeva uno.

Iwata:

Giusto.

Miyamoto:

Ma per i personaggi Mii voglio estendere e allargare il discorso ancora di più. È questo il motivo per il quale sono stati inclusi nella console Nintendo 3DS. StreetPass è qualcosa che tutti, senza alcuna distinzione, possono utilizzare.

Iwata:

In questo modo tutti quelli che l’hanno comprata hanno le stesse possibilità di utilizzarlo per il proprio divertimento.

Miyamoto:

Sì. E, anche se forse così scendiamo un po’ troppo nel dettaglio, si può anche esportare un personaggio Mii in un’immagine JPEG. Abbiamo anche previsto la conversione dei personaggi Mii in codici QR (un tipo di codice a barre). In questo modo ora si potranno fare cose come inserire il proprio Mii sui biglietti di auguri di buon anno, oppure leggere sul proprio Nintendo 3DS i codici QR dei personaggi Mii di altre persone presi da riviste e biglietti da visita. Dopo il debutto dei personaggi Mii sulla console Wii, è stato possibile implementare tutti i suggerimenti che li riguardavano.

Iwata:

Capisco.